Adolfo Adamo, ha conseguito i suoi titoli professionali ed artistici fra lo Studio Fersen di Roma e l’Università della Calabria (Unical). Dopo una laurea al DAMS dell’Unical, Adamo ha continuato nelle sue ricerche in ambito teatrale diventando dottore di ricerca in psicologia della comunicazione/teatro multimediale. La curiosità che spinge Adamo ad approfondire i suoi studi teatrali lo porta anche a sviluppare nuove forme di creazione su scena.
Autore di molti atti unici, la scrittura di Adamo esplora tematiche nuove ed importanti e si cala, spesso, nell’universo dei giovani. L’autore ha infatti lavorato con molte scuole, scritto opere per gli studenti dei laboratori di espressione teatrale che le hanno poi messe in scena sotto la sua direzione. La scrittura teatrale di Adamo ha però toccato anche altre tematiche, descritto emozioni diverse, affermandosi come una forma di espressione esaustiva.
“Amore Sbarrato” ed “Amore Sbarrato – Il sogno continua”, in particolare, sono due opere scritte con i detenuti della casa circondariale di Cosenza. Atti scritti per portare su scena l’espressione teatrale che deriva dal lavoro/laboratorio teatrale di Adamo con i detenuti. “Serendipity” è invece una sorta di racconto che si ispira dalle vicende dell’autore, dai suoi primi anni come artista, dal suo percorso umano. Fulcro e leitmotiv del racconto: il rapporto fra l’uomo e scienze quali l’algebra, la meccanica quantistica.. un rapporto non evidente, ma essenziale e stimolante – su scena e nella vita. Una sorta di autobiografia che assume poi una dimensione universale, come so il teatro che si mette in scena per comunicare con il suo pubblico sa fare.
Adolfo Adamo non scrive solo per mettere in scena una storia. Adamo scrive per esprimersi, per dare voce alle sue ricerche. Il suo curriculum è infatti ricco di pubblicazioni. La sua ricerca non si arresta né diminuisce con il crescere di tutti i progetti che ha scelto di intraprendere negli ultimi anni. Una delle sue più importanti ricerche teatrali si fonda sull’importanza di investigare cosa accade nell’interiorità di ogni uomo e dell’uomo – inteso come genere umano – più in generale. Questa ricerca diventa una performance che si genera e si intensifica con i “feedback” del pubblico, questa performance si chiama “The Strange AttrACTOR”.